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poniedziałek, 16 marca 2015

Polonia, il paese del vino

Dove non solo la vodka conta
           

Caro Lettore, se dopo aver letto il titolo pensi che io sia o malato, o pazzo, o (ancora peggio) ubriaco – sbagli. Sbagli infinitamente. Sono assolutamente serio. Il mio Paese non è solo la patria della vodka e, a volte, della birra. Da noi si producono pure ottimi vini, anche se è difficile crederci. Tu invece, cerca di credermi. E ti spiego subito perché.
Nonostante che in Polonia non ci siano grandi zone enologiche di pregio, come Chianti o Langhe, come altre zone rinomate in Italia o in qualsiasi altro paese, noi polacchi siamo fieri delle nostre poco conosciute tradizioni enologiche. Le vigne venivano coltivate da noi già tanto tempo fa. Sia vicino a Cracovia (che tra l’altro è una delle città polacche più popolari tra gli italiani), sia a Zielona Góra (che si trova  nell’ovest della Polonia), sia nelle altre regioni del Paese.
Già da qualche anno il tema del vino in Polonia si sviluppa sensibilmente. Le enoteche emergono come i funghi, appaiono in tutte le città, anche in quelle piccole. I polacchi cercano di conoscere i grandi vini mondiali, ma si dimenticano delle loro proprie ricchezze. Beh, che dire, che fare. Bisogna insegnare. Ed io, caro Lettore, provo a cogliere l’occasione per far vedere anche a te un po’ del tesoro enologico polacco.

Małopolski Przełom Wisły
fonte: wikipedia.org

Recentemente ho avuto possibilità di assaggiare un vino prodotto da una delle migliori e più conosciute aziende vitivinicole polacche. Dom Bliskowice è un’azienda creata nel 2009 in una zona che si chiama Małopolski Przełom Wisły (vedi la mappa sopra). In questo territorio si riscontra il clima perfetto per la coltivazione dei vitigni. La vicinanza del fiume, i terrenti calcarei e il clima particolare garantiscono che i vini prodotti dall’uva cresciuta qua saranno indimenticabili.
Cabernet Cortis è un vignieto adatto alla situazione climatica polacca. Il vino, che si nasconde dietro all’enigmatico nome “4”, è stato fatto solo con l’uva di questo vitigno. Il colore del vino è rosso intenso, non del tutto limpido (il fatto è dovuto alla mancata filtrazione). Al naso presenta una forte aroma di ribes neri. C’è anche un po’ di sentore di tabacco. Al palato il vino è dominato da ribes neri freschi e da una marmellata ben condensata di questa frutta. Il “4” è aromatico, complesso, con un buon  equilibrio tra acidità e dolcezza.



E non mi resta altro, che invitarti, caro Lettore, a scoprire il mondo enologico polacco. Se ti capita di fare un salto in Polonia, non dimenticare di assaggiare almeno una goccia del vino polacco, perché sicuramente merita un po’ della tua attenzione. E lo dico io, che sono amante dei vini italiani... 

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