Dove non solo la
vodka conta
Caro
Lettore, se dopo aver letto il titolo pensi che io sia o malato, o pazzo, o
(ancora peggio) ubriaco – sbagli. Sbagli infinitamente. Sono assolutamente
serio. Il mio Paese non è solo la patria della vodka e, a volte, della birra.
Da noi si producono pure ottimi vini, anche se è difficile crederci. Tu invece, cerca di credermi. E ti spiego
subito perché.
Nonostante
che in Polonia non ci siano grandi zone enologiche di pregio, come Chianti o
Langhe, come altre zone rinomate in Italia o in qualsiasi altro paese, noi polacchi siamo fieri delle nostre poco
conosciute tradizioni enologiche. Le vigne venivano coltivate da noi già tanto
tempo fa. Sia vicino a Cracovia (che tra l’altro è una delle città polacche più
popolari tra gli italiani), sia a Zielona Góra (che si trova nell’ovest della Polonia), sia nelle altre
regioni del Paese.
Già
da qualche anno il tema del vino in Polonia si sviluppa sensibilmente. Le enoteche emergono come i
funghi, appaiono in tutte le città, anche in quelle piccole. I polacchi cercano
di conoscere i grandi vini mondiali, ma si dimenticano delle loro proprie ricchezze. Beh, che dire, che
fare. Bisogna insegnare. Ed io, caro Lettore, provo a cogliere l’occasione per
far vedere anche a te un po’ del tesoro
enologico polacco.
Małopolski Przełom Wisły fonte: wikipedia.org |
Recentemente
ho avuto possibilità di assaggiare un vino prodotto da una delle migliori e più conosciute aziende vitivinicole polacche. Dom Bliskowice è
un’azienda creata nel 2009 in una zona che si chiama Małopolski Przełom Wisły
(vedi la mappa sopra). In questo territorio si riscontra il clima perfetto per
la coltivazione dei vitigni. La vicinanza del fiume, i terrenti calcarei e il
clima particolare garantiscono che i vini prodotti dall’uva cresciuta qua
saranno indimenticabili.
Cabernet
Cortis è un vignieto adatto alla situazione climatica polacca. Il vino, che si
nasconde dietro all’enigmatico nome “4”, è stato fatto solo con l’uva di questo
vitigno. Il colore del vino è rosso intenso, non del tutto limpido (il fatto è
dovuto alla mancata filtrazione). Al naso presenta una forte aroma di ribes
neri. C’è anche un po’ di sentore di tabacco. Al palato il vino è dominato da
ribes neri freschi e da una marmellata ben condensata di questa frutta. Il “4”
è aromatico, complesso, con un buon
equilibrio tra acidità e dolcezza.
E
non mi resta altro, che invitarti, caro Lettore, a scoprire il mondo enologico
polacco. Se ti capita di fare un salto in Polonia, non dimenticare di
assaggiare almeno una goccia del vino polacco, perché sicuramente merita un po’
della tua attenzione. E lo dico io, che sono amante dei vini italiani...
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